– È atterrato intorno alle ore 16.35 all’aeroporto di Ronchi dei Legionari (Gorizia) l’aereo con a bordo papa Benedetto XVI, dal pomeriggio in visita pastorale alle Chiese del Nordest. Ad accogliere il Pontefice, per il Governo, era presente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, accompagnato dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dal Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza episcopale triveneta, cardinale Angelo Scola, e dall’arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, alla cui diocesi appartiene la Basilica di Aquileia (Udine), prima tappa della visita papale.
Il corteo con la Papamobile è partito per percorrere i 18 chilometri che dividono l’aeroporto da Aquileia, dove il Papa incontrerà dapprima i fedeli quindi le delegazioni delle Chiese trivenete.
«Tenete sempre vive, con coraggio, la fede e le opere delle vostre origini» e traducete il Vangelo in «fervore spirituale, chiarezza di fede, sincera carità, pronta sensibilità per i poveri», cercando «nuovi traguardi missionari in questo travagliato periodo storico». È l’augurio del Papa al Nordest, rivolto da Aquileia, «porta tra Oriente e Occidente», nel saluto alla cittadinanza in piazza Capitolo.
Nel suo primo discorso pubblico del viaggio nel Nordest Benedetto XVI ha citato «i resti archeologici e le mirabili vestigia artistiche» che invitano a «riandare alle origini», quando la città era la quarta dell’Impero romano, grande anche «per essere chiesa viva, capace di autentico annuncio», ha citato la grandezza di san Cromazio e la lotta della città contro il dilagare dell’arianesimo. Benedetto XVI partecipa ora alla fase di avvio del convegno delle chiese del Nordest, che proseguirà nel 2012 ad Aquileia.
Alle chiese del Nordest e di tutta Italia il Papa chiede «l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in particolare in quello politico» e ricorda la tradizione del cattolicesimo di «testimoniare Dio anche attraverso la promozione del “bene comune”». Rinnovando l’appello a una nuova generazione di politici cattolici che caratterizza molti dei suoi viaggi in Italia, da Cagliari in poi, Benedetto XVI ha ricordato che anche nel Nordest «le vostre comunità – ha detto – hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e le diverse istituzioni» e ha rimarcato che «la lunga tradizione del cattolicesimo attesta in queste regioni» che si testimonia «l’amore di Dio anche con la promozione del “bene comune”: il bene di tutti e di ciascuno».
I saluti del Papa sono risuonati in friulano, tedesco, sloveno, croato al termine del suo discorso sulla piazza del Capitolo di Aquileia, all’inizio della sua visita nel Nordest. Quando ha salutato in friulano, le sue parole sono state accolte da un applauso durato alcuni minuti. «Con gioia giungo a voi – aveva detto in italiano – figli ed eredi della illustre chiesa di Aquileia, e inizio da qui la mia visita alle Chiese di queste terre» e aveva salutato «pastori, autorità civili, fedeli, delle diocesi del Triveneto, come pure di quelle della Slovenia, Croazia, Austria e Baviera».
È decollato intorno alle ore 18.45 da Aquileia l’elicottero con a bordo papa Benedetto XVI, al termine della prima parte della visita pastorale alle Chiese del Nordest. Il Pontefice si è trattenuto all’interno della Basilica, a salutare fedeli e sacerdoti delle Diocesi del Triveneto. In piazza Capitolo la gente ha atteso l’uscita del Papa, che ha percorso un ultimo tratto di strada a bordo della Papamobile, raggiungendo il vicino campo sportivo dove lo attendeva l’elicottero per portarlo a Venezia.
Articolo tratto da : http://www.gazzettino.it/