Anche quest’anno, il Signore ci fa il dono di celebrare il Suo Natale. La nascita di Gesù di Nazaret, per noi cristiani, è il venire alla luce dell’autore della luce. Gesù, in quanto Figlio di Dio, ha partecipato, assieme allo Spirito, alla Creazione. E Dio non ha disdegnato poi di farsi carne, uno di noi, per mostrare la profonda solidarietà che ha con l’uomo, fatto a immagine e somiglianza sua. Dell’uomo ha assunto tutto, anche la morte da innocente. Possiamo porci la domanda: perché è nato e poi è morto in croce? Perché ha deciso così di permeare del suo amore tutta la creazione. San Paolo nella Lettera ai Romani scrive: “quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm 5,6-8).
Nel mistero del Natale abbiamo la possibilità di contemplare la sorgente dell’amore di Dio per noi. Un amore assolutamente gratuito, che non chiede nulla, non pretende sacrifici o pentimento dei nostri peccati. Dio Padre nel Figlio fatto uomo, che contempliamo neonato deposto nella paglia di una mangiatoia a Betlemme, ci chiede solamente di essere riconosciuto. Di sicuro i nostri occhi sapranno riconoscere l’amore se saranno occhi capaci di rivolgere intorno sguardi d’amore. Ecco cosa ci chiede il mistero del Natale, la capacità di accogliere la rivelazione che Dio fa di sé e allo stesso tempo la rivelazione della nostra identità di esseri umani. Dio è amore, l’uomo è creatura capace di corrispondere a quell’amore.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
don Angelo, don Giovanni e don Giuseppe